Sinistra democratica per il Socialismo Europeo è un movimento politico organizzato che si richiama agli ideali del socialismo e alle tradizioni culturali della sinistra che hanno contribuito alla fondazione della Repubblica democratica. L'obiettivo di avviare un ampio processo unitario, che in prospettiva coinvolga tutta la sinistra italiana nella costruzione di una nuova più grande forza politica, costituisce la ragion d'essere del movimento.

giovedì 28 febbraio 2008

Il Programma :Noi siamo di parte


1. Dignità e diritti nel lavoro: la sicurezza
Ogni giorno in Italia muoiono in media 4 persone mentre lavorano. Grazie a una legge voluta dal Governo Berlusconi si può lavorare anche 13 o 14 ore al giorno e spesso per lavorare occorre rinunciare ai propri diritti. Siamo arrivati al paradosso che il lavoro è pagato a prezzi orientali e le merci così prodotte vengono vendute a prezzi occidentali.La Sinistra l’Arcobaleno propone: una legge che fissi la durata massima del lavoro giornaliero in 8 ore e in 2 ore la durata massima degli straordinari; l’immediata approvazione dei decreti attuativi del Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro e quindi più controlli e più certezza e severità delle pene per le imprese che trasgrediscono le norme.
2. Dignità e diritti nel lavoro: lotta alla precarietà
I lavoratori e le lavoratrici precarie nel nostro Paese sono oltre 4 milioni. È precarietà di vita, non solo di lavoro. La Sinistra l’Arcobaleno propone di superare la legge 30 e di affermare il contratto a tempo pieno e indeterminato come forma ordinaria del rapporto di lavoro; di rafforzare la tutela dell’articolo 18 contro i licenziamenti ingiustificati; di cancellare dall’ordinamento le forme di lavoro co.co.co, co.co.pro e le false partite IVA.
3. Dignità e diritti nel lavoro: salari, fisco e redistribuzione del reddito
Nel 2003 ai lavoratori toccava il 48,9% del reddito prodotto nel Paese, nel 1972 era il 59,2%. Oggi la quota dei redditi da lavoro dipendente è ulteriormente diminuita. Secondo i dati della Banca d’Italia, dal 2000 al 2006 prezzi e tariffe sono notevolmente aumentati e i salari sono rimasti invariati. La Sinistra l’Arcobaleno vuole fissare per legge il salario orario minimo per garantire una retribuzione mensile netta di almeno 1000 euro; propone un meccanismo di recupero automatico annuale dell’inflazione reale; propone di elevare le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti. La Sinistra l’Arcobaleno vuole introdurre, come avviene in tutta Europa, un reddito sociale per i giovani in cerca di occupazione e per i disoccupati di lungo periodo, costituito da erogazioni monetarie e da un pacchetto di beni e servizi. La Sinistra l’Arcobaleno propone di diminuire il prelievo fiscale per i redditi più bassi portandoli dal 23 al 20%, contemporaneamente di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie al 20%, di redistribuire il reddito ai lavoratori e alle lavoratrici attuando immediatamente quanto previsto dalla Finanziaria di quest’anno, che destina loro tutto l’extragettito maturato.
4. Laicità: lo spazio di libertà per tutti
Nei Paesi europei più avanzati, e non solo in Europa, i fondamentali diritti della persona sono tutelati e garantiti da una legislazione che ne salvaguarda la sfera personale, nel rispetto della libertà di scelta di ciascuna e di ciascuno. Da noi non è così. La Sinistra l’Arcobaleno afferma l’uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone omosessuali e propone il riconoscimento pubblico delle unioni civili. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che ognuna e ognuno abbia il diritto di decidere del proprio corpo e della propria vita e propone una legge sul testamento biologico.
5. Libertà e autodeterminazione femminile
Nemmeno negli anni ’70 l’attacco alla libertà delle donne è stato tanto feroce; addirittura c’è chi propone una moratoria contro l’aborto chiamando “assassine” le donne. La Sinistra l’Arcobaleno propone interventi affinché la legge 194 sia applicata estendendo in tutto il Paese la rete dei consultori e introducendo in via definitiva la pillola RU 486 come tecnica non chirurgica di intervento che può essere scelta dalle donne; una nuova legge sulla fecondazione assistita per eliminare gli ingiusti divieti della legge 40, lesivi della libertà di scelta delle donne e del diritto costituzionale alla tutela della salute; una norma che persegua tutte le forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
6. La pace, il disarmo
L’Italia è al 32° posto per la ricerca scientifica e al 7° posto nella classifica mondiale delle spese in armamenti. Con i soldi spesi per comprare un solo caccia Euro Fighter si potrebbero costruire 100 asili. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che vada pienamente attuato l’art. 11 della Costituzione. L’Italia non deve più partecipare a missioni al di fuori del comando politico e militare delle Nazioni Unite. Vanno tagliate le spese per gli armamenti ed avviata la riconversione dell’industria bellica applicando la legge 185. Vogliamo una legge per la messa al bando delle armi nucleari dal nostro Paese. Siamo contrari alla costruzione della nuova base militare a Vicenza ed è necessaria una Conferenza nazionale sulle servitù militari per rimettere in discussione tutte le basi della guerra preventiva presenti sul nostro territorio. Serve una nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo.
7. Proteggere il pianeta: un Patto per il clima
Contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici è fondamentale per garantire una speranza di futuro all’umanità: senza adeguate misure ci saranno rischi certi per la salute e l’ambiente. La Sinistra l’Arcobaleno rifiuta il nucleare e propone che entro il 2020 si superi il 20% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e che le emissioni siano ridotte del 20%; un grande investimento pubblico in pannelli solari su tutti i tetti delle case e degli edifici pubblici. L’acqua è un bene comune e come tale deve essere pubblico. La Sinistra l’Arcobaleno propone la ripubblicizzazione dei servizi idrici, una legge quadro sul governo del suolo e l’inasprimento delle pene contro i reati ambientali e le ecomafie.
8. Le “Grandi Opere” di cui il Paese ha bisogno
Sono necessari grandi investimenti per una diversa qualità dello sviluppo e una buona occupazione. Queste sono le nostre “Grandi Opere”: messa in sicurezza del territorio dal rischio sismico e da quello idrogeologico; investimenti per migliorare i servizi di trasporto per i pendolari e la mobilità nelle città con nuove metropolitane, linee tramviarie e mezzi a energia pulita. Nei prossimi 5 anni 1000 treni per i pendolari. Vanno abbandonati progetti inutili e dannosi come il Ponte sullo Stretto, il Mose a Venezia, la TAV in Val di Susa, a favore di interventi su nodi ferroviari urbani, infrastrutture ferroviarie nel Mezzogiorno e potenziamento dei valichi alpini. Investimenti sul trasporto merci su rotaia e sulle autostrade del mare. Riduzione della produzione dei rifiuti, forti investimenti nella raccolta differenziata, misure concrete per il riciclaggio, impiego delle tecnologie più moderne ed avanzate.
9. Il diritto alla salute e le politiche sociali, indice di civiltà
L’Italia destina alla spesa sociale solo il 2,7% del PIL. In Germania, ad esempio, alla spesa sociale viene destinato l’8,3%. Il fallimento e la crisi dei sistemi che hanno introdotto il mercato nella sanità sono la dimostrazione ulteriore che solo il sistema sanitario pubblico e universalistico può dare risposte al bisogno di salute. La Sinistra l’Arcobaleno propone di adeguare il fondo sanitario nazionale al livello europeo, superare definitivamente i Ticket e le liste di attesa, inserire le cure odontoiatriche nei livelli essenziali del sistema sanitario. La Sinistra l’Arcobaleno propone una legge sulla non autosufficienza finanziando un fondo nazionale per almeno 1,5 miliardi di euro, l’aumento del fondo nazionale per le politiche sociali e l’indicazione di livelli essenziali delle prestazioni per eliminare la divaricazione fra regioni ricche e povere. La Sinistra l’Arcobaleno lancia un piano di asili come cardine della rete dei servizi per le bambine e i bambini.
10. La casa è un diritto, non una merce
Dopo un ventennio di politiche di privatizzazione e deregolamentazione del mercato delle locazioni, il costo degli affitti raggiunge oggi il 50% del reddito e anche più e gli sfratti di chi non ce la fa a pagare i canoni sono diventati il 70% del totale. L’Italia spende per la politica sociale della casa un decimo dell’Europa. La Sinistra l’Arcobaleno afferma che non ci possano essere sfratti se non da casa a casa, propone un piano nazionale per l’edilizia sociale a cui destinare 1,5 miliardi di euro, che porti l’Italia al livello europeo, modificare la legge 431/98, abolendo il canale libero. Vogliamo costituire un fondo a sostegno della ricontrattazione dei mutui di chi ha acquistato la prima casa e rischia di perdere l’alloggio ed eliminare l’ICI sulla prima casa non di lusso per i redditi medio-bassi.
11. Convivenza, inclusione, cittadinanza
Gli immigrati in Italia sono quasi 4 milioni, incidono per il 6,1% sul PIL, pagano quasi 1,87 miliardi di euro di tasse. Sono lavoratrici e lavoratori indispensabili per la nostra società, ma sono esclusi dall’accesso a molti diritti. La normativa attuale impedisce l’ingresso legale nel nostro Paese, creando clandestinità e sottoponendo donne e uomini migranti ad una condizione di sfruttamento e precarietà estrema. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene indispensabile l’abolizione della legge Bossi-Fini, e l’approvazione di una nuova normativa che introduca l’ingresso per ricerca di lavoro, meccanismi di regolarizzazione permanente, il diritto di voto alle elezioni amministrative, la chiusura dei CPT, una legge sulla cittadinanza sulla base del principio dello jus soli.
12. Istruzione, formazione, università e ricerca: le vere risorse per il futuro
Gli iscritti e le iscritte alla scuola italiana di ogni ordine e grado sono 7.742.294, le risorse destinate all’istruzione e la formazione sono pari al 3,5% del PIL e non aumentano da molti anni. Nel nostro Paese gli investimenti in università e ricerca rappresentano l’1,1% del PIL contro l’1,87% dell’Europa a 25, il 2,7% degli USA, il 3,15% del Giappone. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene la laicità della scuola pubblica fondamentale a partire dal rispetto rigoroso del principio che le scuole private sono libere, ma senza oneri a carico dello Stato. La Sinistra l’Arcobaleno propone la generalizzazione della scuola dell’infanzia, l’estensione del tempo pieno e prolungato, l’innalzamento dell’obbligo scolastico da fare nella scuola e da portare progressivamente a 18 anni; la valorizzazione del ruolo dell’insegnante come intellettuale educatore. La Sinistra l’Arcobaleno propone di aumentare l’investimento pubblico in alta formazione e ricerca, nel corso della prossima legislatura, per raggiungere la media dei paesi OCSE; di rinnovare il sistema università e ricerca, anche con il reclutamento di 3000 giovani ricercatori l’anno per i prossimi 5 anni; di estendere il diritto allo studio elevando a 20.000 euro il limite di reddito per aver diritto alla borsa di studio.
13. Tagliare i privilegi, difendere la democrazia
La questione dei costi della politica non può essere separata dalla condizione generale del Paese: crescono le diseguaglianze e crescono i privilegi. E crescono anche gli intrecci tra affari e politica a partire dalle regioni meridionali ma non solo. La Sinistra l’Arcobaleno propone la riduzione del numero di parlamentari e di consiglieri regionali. La retribuzione dei parlamentari italiani non deve essere superiore alla retribuzione media dei parlamentari degli altri Paesi europei. È necessaria una legge che sottragga ai partiti le nomine, nella Sanità come negli altri settori pubblici, che stabilisca criteri che le Amministrazioni devono rispettare per garantire l’interesse pubblico e i principi del merito.
14. Una informazione libera, pluralista, democratica
L’Italia in questi anni è stata messa più volte sotto accusa dall’Unione Europea per carenza di pluralismo nell’informazione. Secondo l’ultimo rapporto USA sulla libertà di stampa, il nostro Paese occupa il 61° posto. La Sinistra l’Arcobaleno propone l’abrogazione della “Legge Gasparri” e l’approvazione di una vera legge di sistema che imponga tetti antitrust e impedisca posizioni dominanti nelle comunicazioni e nell’industria culturale. È assolutamente indispensabile approvare una vera legge sul conflitto di interessi.

mercoledì 27 febbraio 2008

La Sinistra L'Arcobaleno


Sulla politica estera: noi pensiamo che la dottrina della guerra preventiva sia stato un errore e abbia fallito la sua lotta al terrorismo, crediamo che sia stato giusto ritirare le truppe dall'Iraq e riteniamo che anche la missione in Afghanistan ( sotto egida Nato) vada ridiscussa dopo tutti questi anni e i pochi risultati ottenuti. Lo ritengono osservatori importanti americani, lo scrivono giornalisti di politica estera, ma se lo diciamo noi siamo degli irresponsabili. Noi riteniamo che per portare la pace nel mondo non si debbano preparare altre guerre, ma negoziati sul disarmo ( invece le spese militari crescono e purtroppo anche quelle dell'Italia e noi ne proponiamo la diminuzione), soluzioni credibili alla questione Israelo-Palestinese ( vero focolaio avvelenato da troppi decenni), misure concrete ( lo 0,7 del pil di ogni paese ricco) contro la povertà, perché un mondo diseguale e ingiusto non potrà mai essere un mondo sicuro. Il cambiamento e la democratizzazione di tutti gli organismi internazionali ( Organizzazione mondiale del commercio, Banca Mondiale Fmi) perché sono essi che fanno e disfano spesso le economie di interi Paesi in via di sviluppo, che non consentono una lotta efficace all'aids per via delle multinazionali dei farmaci, che avvelenano le agricolture con gli ogm..... Seattle, Veltroni, do you remember?Pensiamo che si debbano ricontrattare le servitù militari sul territorio italiano e dunque che la scelta di un'altra base militare a Vicenza sia sbagliata.
Sul lavoro: abbiamo messo al centro tutte le misure per l'aumento dei salari e degli stipendi (che sono i più bassi d'Europa), abbiamo scritto che il precariato resta un tema ancora da risolvere perché il governo Prodi ha fatto poco e la legge 30 e il suo mutamento radicale resta per noi centrale, sugli incidenti sul lavoro vogliamo controlli e sanzioni precise (perché questo è il punto, a nulla valgono nuove leggi se gli ispettorati sul lavoro e le Asl non controllano i luoghi di lavoro, gli impianti a rischio e le condizioni reali di chi lavora in quegli impianti). Abbiamo riproposto una patrimoniale sui grandi patrimoni e sulle grandi rendite ( come è nel resto d'Europa ma non in Italia). Non siamo d'accordo con coloro che pensano che liberalizzando ancora di più il mercato del lavoro (per esempio abolendo l'articolo 18 con la scusa che non tutti possono usufruirne e dunque sarebbe bene toglierlo anche a chi ne può far uso...) si aumenti l'occupazione buona e stabile.Proponiamo che le banche agevolino i crediti ai giovani e alle piccole imprese, rinunciando ai guadagni vergognosi che hanno fatto in questi anni.
Sull'ambiente e le infrastrutture: Proponiamo un elenco di grandi e medie opere assai diverso da quello della destra e forse anche del Pd. Riassetto idrogeologico del territorio, rifacimento della rete idrica ( perdiamo il 30 per cento di acqua perché la nostra rete è un colabrodo - questa si ferma agli anni 50-), completamento della rete depurativa e fognaria al sud (molto semplicemente perché non c'è e per il turismo e anche per le industrie questo è un problema serissimo). Lo spostamento del 25 per cento delle merci dalla gomma al ferro e alle vie del mare, perché così si inquina meno, si consumano meno carburanti e si rendono le strade più sicure. Abbiamo una netta contrarietà sul Ponte sullo stretto di Messina (opera sempre assai caldeggiata da Di Pietro) perché la Sicilia e la Calabria hanno bisogno di altro, ferrovie, reti idriche, strade primarie, porti efficienti.Diciamo si alle energie rinnovabili (un piano straordinario di pannelli solari in tutta italia perché pur avendo più sole abbiamo meno pannelli della germania). Diciamo si ai trasporti pubblici potenziati nelle città e in sede propria. Diciamo no al consumo ulteriore di terreni agricoli per la speculazione edilizia e alla scelta di iper e super mercati che hanno oramai del tutto strangolato i piccoli e medi esercizi.Sui rifiuti partiamo dalla raccolta differenziata e dal riciclaggio (che può raggiungere in Italia il 40 per cento in pochi anni con gli investimenti giusti, non ci convince guardare solo alla fase terminale del ciclo e pensare di incenerire e basta. Per noi l'acqua è un bene pubblico e siamo contro la sua privatizzazione (l'ipotesi del ministro Lanzillotta Pd non ci trovava d'accordo proprio perché rischia di mettere in discussione questo principi. Pensavamo come Cacciari sindaco del Pd a Venezia, che il Mose fosse un'opera sbagliata e costosa, pensiamo che in Valle Susa il tracciato alternativo alla proposta originaria del governo Berlusconi sia una proposta valida e con minore impatto ambientale e che i Sindaci abbiamo fatto bene a chiedere di poter dire la loro.
Sulla laicità: per noi si tratta di un principio irrinunciabile e indisponibile, il vero fondamento di una società libera. Siamo favorevoli al riconoscimento per legge delle Unioni civili ( non alla finzione che viene avanzata secondo la quale ogni coppia va a regolarsi la questione dal notaio), al testamento biologico. Riteniamo che la autodeterminazione delle donne sia un principio e che spetti a loro la prima e l'ultima parola. Non ci convincono coloro che dicono ( e nel Pd non si contano ... "che la legge 194 va difesa ma bisogna applicarla meglio"... perché dietro questa affermazione si nasconde una insidia vera). Pensiamo inoltre che l'Ici sugli immobili dovrebbero pagarla anche gli enti religiosi ed è uno scandalo che ciò non avvenga. Riteniamo la libertà religiosa un principio essenziale, ma in questa libertà è compresa quella di non credere o di credere diversamente.Riteniamo sia inaccettabile pensare di trasferire i dogmi e i comandamenti di una religione nelle leggi dello Stato.

lunedì 18 febbraio 2008

La questione dei rifiuti a Lauro




Come forza politica consideriamo che l’emergenza rifiuti non possa trovare altra soluzione che attraverso la raccolta differenziata. Per dare pratica attuazione a tale soluzione non basta ovviamente assumerla come metodo sulla carta senza poi disporre tutte le misure concrete per realizzarla nell’effettività. E soprattutto evitare che gli sforzi che i cittadini fanno per realizzare la differenziata, vengano vanificati da un inefficiente servizio, che deve recuperare credibilità.
Pertanto si propone:
- iniziative finalizzate alla riduzione della produzione dei rifiuti, inducendo l’uso ed il riuso di tutti i materiali di consumo e di imballaggio che si prestano ad una seconda, terza vita (ad esempio limitare progressivamente l’uso dei sacchetti di plastica, incentivare già negli uffici l’uso di carta riciclata e così via)
- misure per garantire una rintracciabilità dei rifiuti in tutta la “filiera”, vale a dire dal momento in cui vengono prodotti al momento in cui vengono smaltiti, con forme di controllo anche ai siti di destinazione finale del rifiuti;
- una strategia di attività informative, da approntare con l’aiuto di esperti e rappresentanti delle istituzioni scolastiche, da svolgere soprattutto, ma non solo, presso uffici pubblici e scuole per incentivare la raccolta differenziata mettendo in risalto anche i concetti di risparmio e di tutela della salute ad essa collegati;
- predisposizione di un piano che preveda, oltre che l’effettiva realizzazione della raccolta differenziata e forme di controllo, la realizzazione di isole ecologiche e un’area di stoccaggio provvisorio per poter fronteggiare anche eventuali momenti di emergenza e forme di controllo stringente per evitare ogni forma di abbandono di rifiuti ed il sorgere di discariche indifferenziate sul territorio comunale;
- gemellaggio con altre realtà che sono più avanti nella raccolta differenziata per comprendere meglio la problematica e come concretamente essa vada affrontata e risolta;

venerdì 8 febbraio 2008

L'unico voto utile è quello dato a "LA SINISTRA L'ARCOBALENO"




E dunque ci siamo. Ci avevano raccontato che nel PD sarebbero "rimasti vivi gli ideali della Sinistra". Ci avevano raccontato che il PD serviva "per stabilizzare la coalizione" e "per battere Berlusconi".Poi, dopo che il PD ha svolto un'azione frenante ogni volta che la Sinistra proponeva avanzamenti su Redistribuzione e Lotta alla Precarietà (non un bel "far rimanere vivi i nostri ideali", vero?), dopo che, come confermato recentemente da un'intervista della Lonardo, è stato il discorso di Orvieto, e non le inchieste giudiziarie, a scatenare l'ignobile operazione di caduta del Governo orchestrata dall'Udeur, adesso il PD ha definitivamente gettato la maschera: va da solo.Quindi butta a mare la coalizione (ma non doveva stabilizzarla?), e fa a berlusconi il più grosso regalo: non solo degli avversari non concorrenziali perchè non uniti (potrebbe vincere persino nelle regioni rosse, il che è tutto dire...), ma anche, come confermava un sondaggio SWG dato ieri sera ad Anno Zero, un guadagno in termini di voti (col Centro-Sinistra "ognun per se" il centrodestra è al 49%, con una "nuova Unione", senza Mastella e senza Dini chiaramente, il centrodestra è al 47%. E la "nuova Unione" sarebbe al 43%, uno svantaggio minore di quello che aveva berlusconi l'altra volta. Quindi il PD ha buttato dalla finestra una grossa chance). E meno male che il PD doveva servire a batterlo, a Berlusconi!In tutto questo, leggo che qui qualcuno parla di "voto utile" per loro. Nossignore, non esiste proprio. Non si può parlare di "voto utile" proprio per chi l'alleanza l'ha rotta, ed ha fatto a Berlusconi questo enorme regalo. Non si può, per chi vuole essere alternativo a questa destra, premiare col voto questa strategia assurda, che tanto la premierà. Si parla di "voto utile" quando c'è una coalizione ed un Partito che ne esce, ed allora si chiede di continuare a votare per la coalizione. Ma in questo caso chi è uscito è il PD. Quindi, quel che resta della coalizione è, in massima parte, proprio la Sinistra Arcobaleno.D'altronde, ragionando in termini di probabilità di vittoria, con questo scenario non c'è proprio nessuno che ne abbia, in quanto il centro-destra parte con un vantaggio di 18 punti percentuali, nessuno ha mai perso un'elezione con quel vantaggio (meno che mai chi ha tutti i media a favore, e li sfrutterà a dovere). Quindi, se è in termini realistici che bisogna ragionare, non c'è nessun motivo per votare PD. Piuttosto, per far si che la strategia della corsa solitaria risulti da non ripetere (e quindi per far si che almeno si possa ricostituire un Centro-Sinistra per il futuro), c'è da lavorare perchè il PD di voti ne prenda davvero pochi, ed invece a prenderne molti sia la forza che più ha lavorato, fino all'ultimo, perchè la coalizione si presentasse, cioè appunto la Sinistra Arcobaleno.Ma poi, andiamo a "vedere le carte", perchè l'alleanza salta? Dice Veltroni che con la Sinistra Arcobaleno ci sono "grandi distanze" sui temi programmatici. Ma perchè, cosa propone mai questa Sinistra Arcobaleno di così "distante"? Rivoluzioni armate? Espropri proletari? Mi pare di no. Mi pare che invece proponga, sintentizzando, cose semplici come queste:-Attuare una Redistribuzione, a favore dei ceti meno abbienti e dei lavoratori-Attaccare la precarietà, per far si che i giovani possano avere un lavoro più sicuro-Affrontare con forza l'emergenza Ambientale, dicendo i giusti si ed i giusti no-Fare una Politica Estera di Pace, come peraltro è stato fatto in quest'anno e mezzo-Estendere i Diritti Civili, combattendo tutte le discriminazioniDa queste semplici cose, naturali per ogni schieramento Progressista, Veltroni si sente tanto distante? E allora qual'è la sua idea, su Pace, Ambiente, Lavoro, Diritti? Parlare di Pace ma poi tenersi sempre pronti all'intervento militare? Dirsi ambientalisti ma poi dire sempre di si ad ogni cosa che per l'Ambiente possa essere minacciosa? Non affrontare l'emergenza-salari e l'emergenza-precarietà? Dire si ai diritti ma poi, quando si tratta di estenderli, "poi si pensa"?Perchè il fatto che lui si dica così distante da chi fa queste semplici proposte, vuol dire una cosa sola: che vuole una Politica che non affronti questi nodi. Ma è questo che vogliono davvero, iscritti ed elettori del PD?E' essenziale, allora, dare forza a chi invece questi nodi li vuole affrontare: la Sinistra Arcobaleno, che è sempre stata la forza più leale al Governo (nessuno, nella Sinistra Arcobaleno, ha votato contro la fiducia al Governo, come invece ha fatto una certa Senatrice del PD sul decreto-sicurezza...E manco l'hanno espulsa). L'unica forza di Sinistra vera, di dimensioni accettabili (che non debba aver paura di sparire causa sbarramenti del 4% alla Camera e dell'8% regionale al Senato), che vuole affrontare queste tematiche, che rappresenta la Sinistra nella sua pluralità, facendo convivere Socialisti, Comunisti e Ambientalisti per un unico progetto, e che al Centro-Sinistra è sempre stata leale e per la ricostruzione del Centro-Sinistra tornerà, appena possibile, a lavorare.E' questo l'unico "voto utile".P.S.: Messaggio a chi ha aderito al PD in buona fede (che provenga dai DS, dalla Margherita o da nessuno dei due Partiti), perchè magari non pensava che fosse una forza che ha così "grandi distanze" da queste tematiche naturali per ogni schieramento progressista, perchè non pensava che fosse una forza che non volesse più l'alleanza di Centro-Sinistra, perchè non pensava che fosse una forza che fa dei regali così grossi a berlusconi ed alla destra: siete sempre in tempo a cambiare idea. Venite a dare forza alla Sinistra. C'è bisogno di tutti