Sinistra democratica per il Socialismo Europeo è un movimento politico organizzato che si richiama agli ideali del socialismo e alle tradizioni culturali della sinistra che hanno contribuito alla fondazione della Repubblica democratica. L'obiettivo di avviare un ampio processo unitario, che in prospettiva coinvolga tutta la sinistra italiana nella costruzione di una nuova più grande forza politica, costituisce la ragion d'essere del movimento.

domenica 13 luglio 2008

I voltagabbana


Cambiare idea vuol dire essere voltagabbana? Certamente no. Cambiare idea è sempre legittimo, talvolta giusto, raramente (ma può capitare), obbligatorio. Ma un voltagabbana non cambia idea, cambia posizione. Voltagabbana è "chi, per utilità personale, muta facilmente opinione e partito". Per poter dire che qualcuno è un voltagabbana devono concorrere molte condizioni. Il voltagabbana dice con molta convinzione di non aver cambiato nulla ("ho sempre scritto queste cose"). Il voltagabbana cambia repentinamente ("ma è un travaglio che parte da lontano"). Il voltagabbana rifiuta di dare spiegazioni ("sono cose intime che riguardano solo me"). Il voltagabbana nega il proprio passato, lo ricostruisce con un personale lifting della memoria ("mai dette queste cose"). Resta da chiedersi: tra i folgorati sulla via di Damasco, chi è il re dei voltagabbana? E, inoltre, voltare gabbana conviene? La caratteristica principale dei voltagabbana è quella di scegliere come direzione quella del vento. Il 99 per cento dei voltagabbana scelgono il potere. Nei momenti dei grandi cambiamenti la transumanza dei voltagabbana è visibile a occhio nudo e particolarmente fastidiosa. Quando vedono personaggi che, folgorati sulla via di Damasco,si comportano con lo stesso fanatismo di prima cambiando solo oggetto delle loro ingiurie, si rifiutano di spiegare il loro percorso e, naturalmente, ottengono promozioni, trasmissioni o semplicemente la conservazione delle loro postazioni privilegiate, ecco, quando si verificano tutte queste condizioni viene spontaneo di chiamare costoro "voltagabbana". Poi esistono anche delle sottospecie: il voltagabbana continuo, il voltagabbana immobile, il voltagabbana inconsapevole, il voltagabbana di mestiere, il voltagabbana sportivo. Esistono voltagabbana che trascinano nei loro disinvolti itinerari interi salotti, interi partiti,intere o quasi amministrazioni. Il giro di valzer del Sindaco di Lauro accompagnato da qualche assessore e consigliere era prevedibile da tempo,la linea politica dell’amministrazione era chiaramente spostata verso destra,verso politiche reazionarie,demagogiche e populiste. Saltare sul carro dei vincitori appare cosa facile, ci aspettiamo adesso che tutte quelle forze che hanno insistito sull’ancoraggio di centro sinistra della maggioranza prendano le dovute distanze. Ci auguriamo che nella prossima seduta dell’assise comunale la rappresentate del PRC e il Direttivo di questo partito chiaramente prendano le distanze da un’ amministrazione conservatrice, aspetto già ampiamente dimostrato nei provvedimenti adottati in questo anno di governo,non appoggiando un governo di destra. Il trasformismo e la privatizzazione della politica hanno invaso e contagiato il nostro paese, noi lavoreremo e lotteremo affinché sia ristabilita l’autentica concezione di politica intesa come arte di governare la società.

sabato 5 luglio 2008

La misura è colma SD sul Consiglio Comunale del 30 giugno 08

Avremmo di gran lunga preferito non intervenire sulle mostruosità pronunciate nell’ultima seduta del consiglio comunale,affinché si potesse svelenire il clima di odio e tensione che si è instaurato nel nostro paese;ma per l’ennesima volta i nostri presunti amministratori per giustificare le loro deficienze e le loro mancanze hanno tirato in ballo la sinistra e il sindacato. La misura è colma!. Invece di ricercare il colpevole nelle forze che hanno sempre (e lo faranno ancora) lottato per i diritti dei lavoratori e contro i soprusi , questi signori facciano mea culpa,ricercando nelle loro opere di demolizione della cosa pubblica le cause della crisi del comune di Lauro. La Corte di Conti lo ha detto chiaramente,ci troviamo dinnanzi ad una gestione poco sana delle finanze dell’ente,consigliamo a qualche assessore poco tecnico di fare un bagno di umiltà e denunciare pubblicamente le proprie deficienze, i propri limiti e le proprie mancanze. Il Comune non può essere una fisarmonica affidata a dei dilettanti allo sbaraglio. Per giustificare la crisi finanziaria irreversibile del nostro ente ne abbiamo sentito tante anzi troppe,consigliamo a qualche politicante che in passato ha fatto vanto di essere rappresentante dei piccoli comuni di informarsi bene sugli accordi che stringe l’ANCI con i vari ministeri:non è più la scuola a dover pagare la Tarsu ma il Ministero della P.I. Consigliamo al puparo di rileggersi le parcelle che noi cittadini abbiamo pagato agli avvocati per le sue battaglie contro i mulini al vento quali la questione dei segretari comunali,lo statuto costituzionale etc etc. Bugie,menzogne, come quelle piovute addosso alla Sinistra,a Colucci e alla CGIl, volte solo a coprire i guai che hanno prodotto. Ci rincresce assistere all’ennesima prova di mutismo della rappresentante del PRC, la quale ha accettato senza proferir parola le accuse infamanti che il socialista-riformista-bassoliniano-antibassoliniano-leghista-federalista-demitiano capogruppo di maggioranza ha scagliato contro l’area nella quale milita. Non possiamo accettare che paghino per l’ennesima volta i dipendenti,vittime di un sistema di potere e gestionale malato e viziato. Le liste dei proscritti esistono già,lo si evince dagli interventi del factotum della maggioranza ma noi saremo in prima linea affinché i veri proscritti,gli unici ad essere allontanati siano questi scellerati amministratori.

giovedì 3 luglio 2008

Avanti così:No a viale Craxi


Nell’ ultimo consiglio comunale di Lauro la maggioranza ha avallato la proposta del primo cittadino di intitolare una via a Bettino Craxi. Ecco: avanti così! Intitoliamo una via ad un politico, simbolo degli anni più bui e tristi della storia repubblicana, protagonista in negativo delle indagini di Tangentopoli. Un personaggio che ha preferito l’auto-esilio dorato di Hammamet, piuttosto che affrontare la magistratura ed i tribunali italiani, come fanno, del resto, tanti cittadini innocenti o presunti tali per dimostrare la loro estraneità a fatti delittuosi a loro imputati. Non si comprende quali siano le ragioni politiche e soprattutto morali che hanno portato a tale scelta. Le strade, le piazze e i monumenti si intitolano agli eroi, ai martiri e a tutti coloro che con l’intelletto, l’ingegno e l’impegno civile,spesso anche a costo della propria vita,hanno lasciato un’eredità positiva a beneficio della collettività e delle generazioni future. Bettino Craxi non ha mai fatto nulla di ciò semmai si è reso protagonista di un modo di fare politica che ancora oggi fa arrossire di vergogna che andava dall’affarismo alla tutela degli interessi di partito, passando per il finanziamento occulto dei partiti che fino a prova contraria in quegli anni era reato, fino ai miliardi di tangenti per sè e per il suo partito, favorendo amici e finanziatori occulti, lucrando sulla cosa pubblica. Diciamo che dal punto di vista morale, Bettino, ha molto da far dimenticare e molto poco da far ricordare Una via comunale deve rappresentare qualcosa di condiviso: deve essere un segno di rispetto nei confronti di qualcosa o di qualcuno. Ci lascia interdetti la posizioni della rappresentante di Rifondazione Comunista che ha accettato questa scelta senza proferire parola,dimenticando come Bettino Craxi sia stato mosso da una ferocia demonizzazione della sinistra radicale. Riteniamo giusto appoggiare la scelta del consigliere Truoiolo di intitolare una strada ad Enrico Berlinguer e pensiamo sia giusto e doveroso dedicare altre vie ad eroi civili,questa volta veri, come Falcone e Borsellino.

consiglio comunale