Sinistra democratica per il Socialismo Europeo è un movimento politico organizzato che si richiama agli ideali del socialismo e alle tradizioni culturali della sinistra che hanno contribuito alla fondazione della Repubblica democratica. L'obiettivo di avviare un ampio processo unitario, che in prospettiva coinvolga tutta la sinistra italiana nella costruzione di una nuova più grande forza politica, costituisce la ragion d'essere del movimento.

sabato 26 gennaio 2008

questo è il dopo prodi?


Questa foto credo possa rappresentare bene quello che sta accadendo nel nostro Paese. La fine del bipolarismo armato, o bastardo, come lo ebbe a definire Gianni De Michelis. Veltroni sta accellerando un processo politico che porterà la nostra democrazia verso un sistema compiuto e stabile. Questo è possibile solo con un accordo con il maggior partito italiano, Forza Italia. La sfida sarà colta anche da Berlusconi, o il Cavaliere pur di tornare al governo del Paese ha interesse a tenere alto lo scontro tra i Poli? Per rispondere a questa domanda bisognerà aspettare qualche giorno. Dopo le consultazioni del capo dello stato, sapremo quale rotta prenderà il leader dell’opposizione che non fa mistero (giustamente) di volere elezioni anticipate, pur mostrandosi disponibile a ritoccare l’attuale “porcata”.
Veltroni, leader di un partito tutto da costruire, per togliersi di dosso le croste del governo Prodi e l’ingombrante padre padrone di Bologna (sempre Prodi) è disposto a perdere questa prossima tornata elettorale per fare quella che Berlusconi chiamò “la lunga attraversata nel deserto”. Un prezzo altissimo, ma che il sindaco di Roma sembra disposto a pagare. Conseguenze? La definitiva rottura con la sinistra radicale e la rifondazione di una classe dirigente del Pd. Per intenderci: Veltroni da parecchio tempo mal digerisce i tanti “parrucconi” interni al suo partito da D’Alema a Rutelli, passando per Livia Turco. Lo stare fermo un turno gli consentirebbe di fare pulizia anche a casetta sua…anzi nel LOFT!

e questi sarebbero i moderati?
































sabato 12 gennaio 2008

Non si può tacere


Avrei evitato ben volentieri di scrivere queste ennesime righe di condanna verso la gestione dei rifiuti a Lauro, avrei evitato visti gli spiacevoli episodi accaduti dopo le denuncie di questo movimento e quelle congiunte ai comunisti italiani . Avrei preferito tacere poichè le risposte degli amministratori non si svolgono e non si declinano nel rispetto e nella buona educazione, risposte come sempre private che non hanno nulla di politico ma tutto e troppo di personale. Tralasciando questa parentesi, dovuta, ci stupisce che anche Lauro in questi giorni sia sommersa dai rifiuti. Qualcuno potrebbe obiettare che ci si trovi in piena emergenza che ha investito l'intera regione, situazione critica e tragica di dominio nazionale e finanche internazionale, ma c'è un ma. Ricordate Capitan Eco? era un pupazzo che simboleggiava i nostri progressi in tema di differenziazione dei rifiuti, comparve negli appositi spazi di pubblicità qualche mese fa strombazzando il dato importante del 40% di raccolta raggiunta. Ebbene a distanza di qualche mese la politica in tema ambientale dell'amministrazione lauretana è smentita e fallimentare. Possiamo osservare le campane per la raccolta del vetro piene già prima della grana dell'emergenza. Ci viene spontaneo chiedere dove sia Capitan Eco, se sia rimasto ancora un pò sulle montagne a godersi la neve . O forse questo personaggio non ha mai visitato Lauro? Che sia stato ospite solo della mente dei nostri amministratori? Ma.........l'unica cosa certa che invece di essere l'isola felice, il paese riciclone, i differenziatori del vallo siamo divenuti anche noi una pattumiera, grazie soprattutto all'inefficienza e all'inettitudine degli amministratori e di chi ha ricoperto senza efficacia l'incarico di responsabile dell'ecologia. Speriamo solo che insieme alla monnezza scompaiano anche i distruttori di Lauro.

martedì 8 gennaio 2008

La Campania e l'immondizia

si potrebbero scrivere chilometri di pagine sulla questione rifiuti, sull'ennesima emergenza che sta vivendo la nostra regione ma non credo che sia utile e risolutivo unirci al solito blablabla che sta riepiendo le pagine dei quotidiani e gli spazi televisivi.Vogliamo pubblicare l'articolo che la compagna Bandoli ha pubblicato sul sito nazionale di SD, ci sembra l'unico contributo che si possa dare in questa ennesima tragedia che colpisce napoli e la campania.


Tanti giornalisti hanno scritto dell'origine e della causa, Saviano ha scritto un libro, Gomorra, che ha venduto migliaia di copie.Eppure per cercare le soluzioni non si parte mai da quell’ origine e dagli enormi guasti civili, sanitari, ambientali e democratici che ha generato.Da oltre venticinque anni enormi quantità di rifiuti tossici e nocivi vengono "conferite" dalle imprese del nord e del centro Italia direttamente nelle mani della Camorra che li rovescia nei torrenti, li sversa nei fiumi, li seppellisce in centinaia di discariche abusive. Questo avvelenamento ha ucciso il territorio, inquinando falde acquifere e terreni, e ha fatto ammalare e morire tante donne e tante uomini, così tanti che, in alcune zone, non c’è famiglia che non sia stata mutilata nei suoi affetti, una o più di una volta. Per oltre venticinque anni i governi nazionali non hanno voluto vedere, la Confindustria non ha alzato un dito per impedire alle sue imprese di ricorre a questa pratica criminale e omicida , la camorra ha lucrato guadagni miliardari, i governi locali non hanno mai neppure cercato di controllare il loro territorio.Questi sono i fatti e questi sono i responsabili e nessuno, ma proprio nessuno, può scagliare la prima pietra. A questo primo disastro se ne aggiunge, nel corso degli ultimi tredici anni, un altro: l' accumulo di rifiuti solidi urbani prodotti in Campania e a Napoli in particolare, accumulo che è diventato ingestibile perchè nessuna raccolta differenziata è stata attuata, nessun ciclo dei rifiuti è stato attivato, nessun riciclaggio posto in opera. E nessun impianto è stato portato a termine. Proviamo adesso a pensare quale sarebbe la reazione di ciascuno di noi se in mezzo a decine di discariche abusive e avvelenate, situate da venti anni proprio dove viviamo ogni giorno, ci venisse chiesto di farne altre...controllate, legali, e magari anche qualche impianto di termovalorizzazione. Non ci fideremmo, non accetteremmo.. Se vogliamo affrontare l’esasperazione dei cittadini della Campania dobbiamo provare a capire cosa è accaduto lì, se non comprendiamo che è andata in frantumi la fiducia dei cittadini in tutte le istituzoni non saremo mai in grado di ricostruire neppure un barlume di speranza e di soluzione. Ma per costruire una soluzione bisogna partire dalla radice, bisogna "ridare" a quei cittadini invece di chiedere ancora. Ridare territorio, salute, legalità. Dare una prova concreta e tangibile di impegno. La bonifica delle discariche abusive è la priorità,su di essa il Governo nazionale deve stanziare risorse, le imprese devono mettere a disposizione mezzi e tecnologie a costi ridotti, i cittadini e i loro Consigli Comunali devono essere chiamati a controllare i risultati e a vigilare sulle procedure. Nessun commissario straordinario venga più nominato, diriga un Ministro l'intera operazione di bonifica, se ne faccia garante il presidente del Consiglio.Per un anno o due, fino a che i risultati della bonifica non saranno almeno visibili i Rifiuti urbani della Campania ( che dovrebbero però fin da subito essere differenziati e riciclati come la legge comanda) saranno dirottati in altre regioni, con uno sforzo solidale e cooperativo. E' una scelta difficile ma al punto in cui siamo è una scelta obbligata.Uno sforzo a termine, perchè anche la Campania, come tante altre regioni, dovrà entro due o tre anni al massimo diventare autosufficiente e raccogliere, dividere, riciclare e trattare tutti i rifiuti urbani che i suoi cittadini producono.Ai campani bisogna proporre un patto dove siano chiare le cose che si scambiano, il governo garantisce bonifica dei siti inquinati, salute e controllo del terrritorio e in cambio chiede che ogni provincia si prepari (e prepari i suoi cittadini attraverso una discussione democratica) ad attrezzarsi per la propria autosufficienza. Dopo tredici anni di commissariamenti straordinari siamo al punto di partenza, anzi in questi tredici anni le cose sono peggiorate (è noto che una ferita si incancrenisce se non viene mai rimarginata) e dunque bisogna chiudere con i commissari straordinari e prendere un altra strada.Quanto alle responsabilità eviterei facili demagogie.Purtroppo la Campania è una regione nella quale è evidentissimo il fallimento di classi dirigenti di ogni orientamento politico, di imprese come la Fiat e L'Impregilo, di consorzi come la Fibe, di tanti commmissari straordinari. La riforma elettorale è urgente ma oggi il consiglio dei ministri deve decidere di avviare una piccola grande riforma che interessa milioni di cittadini-elettori campani: bonificare, differenziare e riciclare legalmente i rifiuti prodotti in Campania.

sabato 5 gennaio 2008

La Sinistra L'Arcobaleno sulla situazione a Lauro

Fine anno, tempo d’auguri e di bilanci. Anche noi ci sentiamo di tracciare qualche bilancio e di rivolgere qualche augurio. Apprendiamo con gioia del ripensamento dell’amministrazione comunale sulla vicenda delle scuole medie, per due motivi accogliamo questa novella natalizia con gioia, il primo è perché la soluzione prospettata dalla vicesindaca Siniscalchi ci fa piacere per il futuro dei nostri ragazzi, il secondo perché dopo sei mesi di governo ciò rappresenta l’unico atto di indirizzo politico che va aldilà delle beghe interne e dell’ordinaria amministrazione. Si , cari concittadini, poiché da sei mesi a questa parte gli eletti del popolo si sono solo esercitati nell’atto delle commedie delle crisi, dei continui balletti di deleghe e poltrone. Un bilancio magro, non c’è che dire. L’augurio per il 2008 è che finalmente i legittimati dal popolo inizino ad amministrare, ponendo in essere opere di vitale importanza quali il PUC, il decollo del PIP, l’impietoso problema delle risorse finanziarie e quello delle risorse umane. Salutiamo il 2007 con la speranza che il nuovo anno ci consegni una minoranza meno aventiniana e più propositiva e soprattutto più comunicativa con la cittadinanza. E se il 2007 si è chiuso con le prove di forza speriamo che il 2008 non ci faccia ritrovare brutte sorprese per il governo del paese nell’uovo di pasqua.
Sinistra democratica,Partito dei Comunisti Italiani,Partito della Rifondazione Comunista Lauro